SHIT HAPPENS


Settembre, alla fine, è passato senza suicidi di massa. E io ho pensato di spendere le mie approfondite conoscenze in materia di Disagio in un post dai risvolti pratici.
Lo so, lo so. Sono un genio.
Davanti al Profondo Disagio della vita di ogni giorno, la scelta è tra a) e b), dove:

a) Soluzione socialmente accettabile.
b) Soluzione tipo pezze in faccia.

Partendo da alcuni dei più comuni MPD (Momenti di Profondo Disagio), io illustrerò una soluzione a) e una soluzione b) e tu sceglierai quella che ti piace di più.
Segui il tuo cuore.

I MEZZI PUBBLICI
Non c'è niente di più spersonalizzante dei mezzi pubblici nelle ore di punta. Stavo per scrivere asettico, invece che spersonalizzante, ma poi ho pensato che avrebbe suggerito un'accezione igienica totalmente sbagliata.
Parliamo di treni regionali pieni di pendolari in piedi, di gente che non lascia scendere prima di salire sulla metro, dei cambi di linea tra la verde e la gialla o la verde e la rossa, dove fiumane di umani che vanno nella direzione opposta si scontrano e si prendono a spallate, borsettate e colpi di ventiquattrore.
  • a) La vita in una grande città è così, che ci vuoi fare? Non resta che ascoltare Bitter Sweet Symphony e camminare con sguardo vacuo, e magari cercare di evitare le spallate, allena i riflessi.
  • b) Vai volutamente a sbattere contro le persone, solo perché hai le palle girate. Non dimenticare di fare commenti caustici a voce alta davanti alle porte scorrevoli del vagone. Guarda con disapprovazione chi occupa i posti a sedere con borse e valige.
FOOD AND BEVERAGE DEMOTIVANTE

Il caffè al cianuro della macchinetta, le verdurine tutte tristi nei tupperware, sperare che i tupperware siano chiusi bene e non ti si aprano a tradimento o rilascino scie chimiche nella borsa, i tramezzini della Despar che hanno tanti conservanti che quando muori diventi come le mummie di Mistero, le sottomarche della Lidl, le brioche fresche della Lidl che poi vai a leggere l'etichetta adesiva e possono contenere tracce di frutta secca, arachidi, sesamo, sedano, senape, pesce, disagio e lupini.
A proposito, l'altro giorno ho dimenticato le posate e ho dovuto mangiarmi il riso basmati con le mani.
  • a) Vai su Pinterest e scrivi "foodporn" nella barra di ricerca. 
  • b) Quando vai alla Lidl, comprati anche una cassetta di Peroni da 66. Tracannati la prima con un'unica, lunga sorsata, poi, dopo un sonoro rutto, rompi il fondo e usalo per minacciare gli altri e rubare le loro merende, come facevano i bulli dei Simpson.
SEI IN RITARDO
Gli imprevisti capitano. Il mondo è pieno di brutte persone intransigenti che non sopportano chi è in ritardo, e non importa se la colpa è dei mezzi pubblici di cui sopra, se non eri ispirato in materia di outfit, se nel frattempo ti sei rotto una gamba o se semplicemente non riuscivi ad alzarti dal letto. Sei in ritardo, è un dato di fatto.
  • a) Potresti cercare di sbrigarti e arrivare prima che puoi, pezzato, trafelato e iperventilante. E chiedere più volte scusa con la voce rotta.
  • b) Ormai sei in ritardo, no? Fai con calma. Quando arrivi, arrivi. Invece di scusarti, continua con noncuranza a cazzeggiare. Svaccati un po' sulla sedia, tira fuori il cellulare e sfondati di livelli di Candy Crush, non degnando di nessuno sguardo chi ti interpella. Ah, se lavori nel Parlamento Italiano, questa soluzione non vale.
FONDAMENTALMENTE, OGGI NON TI VA DI FARE UN CAZZO
Ci sono quelle giornate in cui hai i tuoi problemi e non riesci a fare niente di produttivo. Il che comprende una vasta gamma di situazioni, dal tragico lutto dell'iPhone che ti cade di faccia e si rompe, allo straniamento causato da un'intera nottata in bianco a guardare Fringe in streaming
Come quella giornata campale di otto ore di HTML in cui si ruppe la macchinetta del caffè.
Insomma, vorresti startene lì nel tuo bozzolo ovattato e sonnacchioso, invece devi produrre.
  • a) Fai piccole pause frequenti in cui ossigenare il cervello. Vai su Lercio.it o sul blog di Leo Ortolani, oppure sul mio. Meglio sul mio. Fai il balletto di Single Ladies in mezzo alla stanza per scioglierti un po' e favorire la Creatività. Poi riprendi a produrre.
  • b) Non fare un cazzo. Mettiti a cercare foto di belle pollastre o gran pezzi di manzo, dipende da cosa ti piace, su Google Immagini. Vai in bagno, chiuditi dentro e restaci per dieci minuti, solo per il gusto di tenerlo occupato. Gioca a Candy Crush finché finisci le vite. Sdraiati per terra e contempla il soffitto. Alzati, abbatti una sedia con un calcio e vai via.
GLI ALTRI NON CAPISCONO LE TUE BATTUTE
Eppure tu sei una persona così simpatica e arguta. Per non parlare di quando ti chiedono di spiegare. Non si spiegano le battute, lo sanno tutti. Anche la migliore delle battute, quando spiegata, non fa più ridere. Lo sanno tutti.
  • a) Vabbè, dai, capita. Non prenderla sul personale, sei tu, piuttosto, che non sei stato abbastanza empatico con il tuo pubblico e non hai costruito una comunicazione adeguata. La prossima volta farai meglio.
  • b)Vabbè, dai, ma la gente dove vive? Non c'è più cultura generale, l'ignoranza si fa sempre più estesa e più profonda. Guarda l'interlocutore con sufficienza, desidera che ti trovi antipatico e scostante. Perché comunque, tu sei un genio. Sospira. Scuoti la testa e di': «Vabbé». Vai via. Oppure, semplicemente, pezze in faccia.
Sono consapevole del fatto che le MPD sono decisamente ben più di queste, ma già pensando a queste sono stata travolta da ondate di mal di vivere, soprattutto per il fatto che è venerdì sera e io sono a casa in tuta a scrivere certe cose. Comunque, se volete, potrete segnalarmene altre e io ci scriverò su un altro post.
Oppure no, perché veramente starò pensando "pezze in faccia".
Chi può dirlo?

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4 commenti :

  1. Decisamente a-b-b-b-b. Anche se mi piacerebbe tanto fosse b pure la prima, ma sono troppo schivo.
    Mi viene da pensare al disagio di quando sei al bancone di un locale e nessuno dei baristi ti fila, però la soluzione non la conosco, quella la chiedo a te.
    (distrattamente pensavo che MPD fosse l'acronimo di un intercalare blasfemo, poi ho riletto l'introduzione e ho capito)

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  2. Che tu sia un genio non è una novità, però mi sento lo stesso uno scarto sociale considerando che opterei il più delle volte per la soluzione B.
    A parte per il ritardo, perché io soffro della sindrome da anticipo a livello cronico.
    Un mio regolare MPD è il lavoro, da quando entro al bar a quando ne esco: in pochi possono capire cosa vuol dire sopportare la gente (che di per sé è molesta già solo perché apre bocca) da sbronza e dover pure far finta di esser interessata a quello che dice, ma soprattutto non poter esprimere opinioni nel caso non siano in accordo con quelle del beone di turno.
    Se non è profondo disagio opto per il "chevitadimmerda" che ci sta sempre bene.

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    Risposte
    1. Anch'io sceglierei quasi sempre b.
      Però a volte mi tocca scegliere a e fantasticare b.

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