Day 8, Salt Lake + Queen Elizabeth National Park


La visita alle saline, tra la puzza di zolfo, il sole a picco del mezzogiorno e i racconti dei dolori che toccano ai disgraziati che ci lavorano è stata così triste che per risollevarci ci siamo messi a fare le corna in testa alla guida come i quattordicenni nelle foto di classe.

Spostandoci in van verso il Queen Elizabeth, un elefante ci ha attraversato la strada per andare a bere nel lago, e non si sa in che modo abbiamo convinto Abdul a farci scendere.
C'era una famiglia di elefanti vicinissima, uno di loro stava di vedetta e non ci ha mai persi di vista. Dall'altro lato, degli ippopotami. La cosa poteva ipoteticamente mettersi male, pensandoci, e Abdul si è preso una cazziata pazzesca dal suo capo per averci lasciati fare. Povero Abdul.
Però è stato il momento più alto della giornata.

Il pomeriggio abbiamo vagato inutilmente per ore, cercando di vedere i leoni. Quando a un certo punto le gazzelle si sono messe all'erta, ci abbiamo sperato tantissimo. Invece niente.

Nella guesthouse in cui avremmo passato la notte mancava tutto, a partire dall'acqua corrente.
In qualche modo ci siamo lavati, chi a secchiate e chi nella doccia comune del blocco reception. In qualche modo abbiamo anche recuperato delle birre fresche.
E c'era una stellata da paura.
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