Airbag


In the neon sign
Scrolling up and down
I am born again
Poi, alla fine, è ora. Per quanto potesse sembrare lontano, ogni momento che aspettavi (o che speravi non arrivasse mai) è domani, anzi, oggi. Tra poche ore.
Dopo le vampe e i brividi. Le pezze caricate in macchina, i campi pieni di spighe, le scenate, il sexting, le persone che mi sono lasciata indietro e in qualche modo mi mancano, i gamberi di lago, la freccia che pende dalla fiancata della mia macchina, le notti appollaiata sul balcone e le mattine stonate.
In a deep deep sleep of the innocent
I am born again
Non sono pallida ma nemmeno abbronzata. Ho due occhiaie spaventose e le palpebre pesanti. Dovrei dormire, ma non dormo mai. Ripenso a me stessa un anno fa. Alla fine ci credevo che sarebbe andato tutto ok, che una soluzione si sarebbe trovata, in qualche modo.
E infatti, in qualche modo.
Dovrei dormire, ho delle cose da sistemare domani mattina.
Domani sarò a Doha.
Domani sarò a Bali.
No, non domani, dopodomani sarò a Bali.
Sto cercando di non chiedermi a chi mancherò, cosa troverò al ritorno. Perché al ritorno sarà settembre, e tutto sarà molto diverso.
Sono quasi le cinque del 13 agosto 2017, sono arrivata fino a qui continuando a cantare "Sei la mia città" con un sorriso cretino stampato in faccia.
In an interstellar burst
I am back to save the universe

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